Psicologhe a Settimo Torinese, Torino e Rivoli
Psicologhe a Settimo Torinese, Torino
e Rivoli
Psicologhe a Settimo Torinese, Torino e Rivoli
Psicologhe a Settimo Torinese, Torino
e Rivoli
Servizi offerti dal Centro di Psicologia Sistemica
Ci sono momenti nella vita, di difficoltà o di crisi, in cui appare impossibile trovare soluzioni o vie d'uscita di fronte ai problemi.
E’ in questi casi che può essere utile una consulenza psicologica, in quanto lo psicologo non è colui che dispensa consigli, ma aiuta l’individuo a trovare le proprie risorse interne e le competenze per giungere ad un cambiamento evolutivo e a prendersi cura di sé.
Il sostegno psicologico individuale si rivolge a tutte quelle persone che vivono situazioni di disagio personale quali ad esempio: disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi del comportamento alimentare, disturbi psicosomatici (sofferenze fisiche non riconducibili a cause organiche); e ancora a coloro che devono affrontare una condizione di stress legata a contesti e relazioni esterne quali il lavoro, la famiglia, la malattia, che incidono sul benessere fisico e psicologico.
L’intervento è svolto da un solo terapeuta.
Il sostegno psicologico alla coppia è finalizzato ad aiutare i coniugi o i conviventi a superare i momenti di difficoltà che incontrano nella condivisione dello stare insieme quotidiano.
Gli ostacoli che la coppia potrebbe affrontare sono di diverso tipo a seconda della fase del ciclo vitale in cui essa si trova (conflitti e incomprensioni durante la neo convivenza, coppia senza figli, nascita del primo figlio, compiti educativi verso i figli, crescita e distacco dai figli, pensionamento, lutti, ecc.).
La coppia solitamente chiede aiuto quando si trova di fronte a difficoltà relazionali, conflitti coniugali, separazione, divorzio, conflitti genitori-figli, disturbi sessuali, ecc.
Compito dello psicologo è quello di ascoltare e osservare l’interazione della coppia per aiutarla ad esplorare il proprio mondo interno relazionale (rapporti con la famiglia d’origine e il trigenerazionale) in modo tale che ciascun partner acquisisca consapevolezza dei propri schemi relazionali e dell’altro, con l’obiettivo di trovare nuovi equilibri ed uscire da una situazione stagnante e logorante.
L’intervento non è però finalizzato a tener unita la coppia, ma ha come obiettivo il miglioramento della comunicazione con conseguente risoluzione del conflitto e benessere di entrambi, attraverso l’espressione di nuove modalità che tengano conto dei propri bisogni personali e dell’ascolto reciproco.
L’intervento può essere condotto da un terapeuta, oppure da una coppia di terapeuti.
Tutte le famiglie affrontano sfide evolutive, legate ad eventi prevedibili (matrimonio, nascita dei figli, pensionamento), oppure improvvisi (lutti, separazioni, malattie, perdita del lavoro) che richiedono una riorganizzazione.
Talvolta il gruppo sembra incapace di affrontare questo compito e di utilizzare al meglio le proprie risorse per far fronte al cambiamento, quando tale difficoltà si protrae nel tempo può prodursi un vero e proprio blocco evolutivo, segnalato dall’emergere di sintomi in uno o più componenti della famiglia, con conseguente malessere per tutti.
La terapia può aiutare la famiglia a dare un significato alla sofferenza, al di là del sintomo, e a sperimentare nuove modalità di comunicazione, di relazione, di funzionamento, per riprendere il proprio tempo evolutivo. L’intervento si rivolge alle famiglie con bambini, in presenza di disturbi della sfera emotiva e relazionale, fobia scolare, disturbi dell’attenzione e iperattività; alle famiglie con figli adolescenti con difficoltà legate ai profondi cambiamenti di questa fase evolutiva, disturbi della condotta e problemi nel controllo degli impulsi; alle famiglie in difficoltà nella gestione di un membro con disabilità fisica o psichica.
L’intervento prevede la presenza di una coppia di terapeuti.
La crescita di un bambino è un processo delicato, spesso infatti è in questa fase che si presentano disturbi legati al comportamento o disagi nelle relazioni, blocchi emotivi o difficoltà scolastiche e sociali. È qui che entra in gioco la psicologia infantile.
La psicologia infantile e dell’età evolutiva lavora a contatto con i bambini e studia i processi di sviluppo propri dell’infanzia e dell’adolescenza, inserendoli in un più ampio contesto sociale e famigliare, esaminando quindi la crescita emotiva e culturale dei più piccoli.
In tali percorsi, inoltre, si tiene contiene conto anche dei processi di acquisizione delle capacità cognitive/ linguistiche e di quelle sociali/ affettive, altrettanto rilevanti.
I professionisti della psicologia infantile possono aiutare non soltanto i bambini, ma anche tutte quelle figure che ruotano attivamente intorno al soggetto come insegnanti, genitori, educatori e parenti, per valutare i processi di sviluppo ed eventuali disturbi psicologici.
Durante l’età evolutiva, i disagi che i bambini manifestano possono essere molteplici, alcuni passeggeri, altri invece possono durare nel tempo. Non è facile per un genitore valutare la gravità della situazione e i comportamenti di un bambino: atteggiamenti di timidezza, isolamento o iperattività, ansia, difficoltà del sonno o mancanza di appetito, difficoltà scolastiche come lentezza nell’apprendimento, nel linguaggio e nella scrittura, problemi con l’accettazione delle regole e altro ancora.
Lo psicologo infantile può aiutare i genitori a capire gli atteggiamenti del bambino e insieme individuare l’origine dei comportamenti e/o dei sintomi, trovando così, una nuova chiave di lettura, che permetterà il cambiamento.
Nelle cause di separazione o divorzio tra genitori, possono esserci dei problemi di comunicazione tra gli ex coniugi o compagni.
Il giudice, per tutelare e proteggere l’interesse del minore (che comprende la domiciliazione e le modalità di rapporto con ciascun genitore) può avvalersi di esperti.
Il Consulente Tecnico di Parte contribuisce a costruire insieme all’avvocato una strategia da utilizzare nel procedimento giudiziario, così da tutelare la parte e il minore.
La mindfulness è oggi in occidente un metodo pratico per relazionarsi in modo più efficace con stress e disagio e per rispondere alle difficoltà e ai problemi della vita di ogni giorno con maggiore flessibilità.
Numerosi studi neuroscientifici hanno evidenziato correlazioni tra la pratica mindfullness e la remissione di sintomi e quadri clinici. Nello specifico:
Mindfulness è una parola inglese che vuol dire consapevolezza e significa prestare attenzione, ma in un modo particolare:
La mindfulness è pratica di consapevolezza che ci esercita ad essere presenti a noi
stessi e alla nostra vita momento dopo momento, qui e ora.
Consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e
adatto a contesti quotidiani, che aiuta a trovare una diversa relazione col disagio, che prima o dopo, in
un modo o nell’altro, tutti sperimentiamo.
La presenza di un intervento psicologico articolato all’interno della scuola è una grande opportunità per affrontare e risolvere problematiche inerenti alla crescita, all’insuccesso, alla dispersione scolastica, al bullismo, o ancora tipicamente connesse al periodo dell’adolescenza.
La scuola condivide con la famiglia il compito prioritario di sostenere la persona nel percorso di formazione e socializzazione finalizzando i propri interventi alla promozione del benessere integrale (fisico, psicologico e relazionale) delle giovani generazioni.
La scuola è un luogo privilegiato per offrire, soprattutto a pre-adolescenti e adolescenti, la possibilità di scegliere per sé un’esperienza che li aiuti ad incrementare la propria autoconsapevolezza, per imparare ad ascoltarsi, per riconoscere cosa vogliono e non vogliono, le proprie forze e le proprie debolezze. Spesso l’alunno in crisi prova una sensazione d’incapacità che lo porta a svalutarsi, poiché la situazione critica è percepita come pericolo piuttosto che come opportunità evolutiva, quindi riuscire ad esprimere in modo appropriato i propri vissuti e desideri, le proprie necessità e paure può anche significare essere in grado di chiedere aiuto o consiglio nel momento del bisogno.
Chi è lo psicologo e cosa fa nella scuola?
In base all’art.1 della Legge n. 56/1989 che ha istituito e regolamentato questa figura professionale, “la professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.”
All’interno della scuola lo psicologo è a disposizione degli studenti, dei genitori, degli insegnanti che desiderino un confronto con un esperto di relazioni e comunicazione tenuto al segreto professionale (vedi articoli Codice deontologico degli Psicologi, in allegato). Il colloquio che si svolge all’interno dello Sportello d’Ascolto non ha fini terapeutici ma di counseling.
Psicologa Psicoterapeuta
Psicologa Psicoterapeuta a indirizzo sistemico-relazionale. Svolge attività in ambito clinico con soggetti in età evolutiva, adulti, coppie e famiglie.
Iscr. Albo Regione Piemonte 5559.
Psicologa Psicoterapeuta
Psicologa Psicoterapeuta a indirizzo sistemico-relazionale, esperta di disturbi del comportamento alimentare, svolge attività in ambito clinico con soggetti in età evolutiva, adulti, coppie e famiglie.
Iscr. Albo Regione Piemonte 5260.
Psicologa Psicoterapeuta
Psicologa Psicoterapeuta a indirizzo sistemico-relazionale. Libero professionista, svolge attività in ambito clinico con soggetti in età evolutiva, adulti, coppie e famiglie.
Iscr. Albo Regione Piemonte 5383.
Appuntamenti con il Centro Sistemica
Contatta il Centro di Psicologia Sistemica
Studio di Settimo Torinese
Via Antonio de Francisco, 25/1
10036 Settimo Torinese (TO)
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lun-ven: 8:30 – 19:30 / sab: 9:00 – 13:00
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Orari di apertura:
lun-ven: 8:30 – 19:30 / sab: 9:00 – 13:00
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